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© Dott.ssa Martina Formaini.
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Psicomotricità Relazionale

Cos'è la psicomotricità relazionale?

La Psicomotricità Relazionale è una disciplina educativa, rieducativa e di aiuto alla bambina o al bambino che si basa sulla relazione e sul gioco, strumenti privilegiati per la crescita e per la comunicazione nell'infanzia. Il principio essenziale della pratica psicomotoria è il rispetto della personalità globale del bambino e della bambina, intesa come l'imprescindibile unione della sfera mentale, corporea e affettiva.

Con chi si svolge?

La psicomotricità relazionale è un'attività ludica che si può svolgere sia con il bambino singolarmente, sia con un gruppo di bambini, sia con la coppia madre-bambino o con entrambi i genitori:
  • nel singolo, favorisce la comunicazione e la gestione delle emozioni e accresce l'autostima, il senso di autoefficacia e il rispetto per sé;
  • insieme al genitore o alla coppia genitoriale, è uno strumento raffinato mediante il quale osservare e comprendere la relazione della diade-triade e un mezzo con cui ristabilire la relazione ottimale;
  • nel gruppo, promuove la socializzazione, la coesione e il rispetto reciproco, previene il disagio e facilita l'inserimento del bambino e della bambina nella classe di oggi e nella società di domani.

Perchè devo rivolgermi a una psicomotricista?

Ogni bambino, nel corso del proprio sviluppo, affronta costanti sfide, ostacoli, novità, paure, persone e situazioni sconosciute che possono mettere in crisi sia lui stesso che la famiglia, dove crisi indica un momento di stravolgimento della “normalità”, la perdita momentanea di riferimenti e di certezze, un cambiamento che si fa fatica ad accettare: la psicomotricità funge allora come momento di accompagnamento al bambino, e alla famiglia, in questa situazione permettendogli di esprimere e di elaborare emozioni, traumi, lutti e transizioni impegnative in un ambiente protetto e sicuro.
Per il gruppo, la psicomotricità si propone come uno spazio/luogo psicoeducativo dove ogni piccolo può esprimersi in piena libertà nel totale rispetto di sé stesso, dell'altro e delle regole che lo porteranno alla strutturazione della propria mente all'interno del contesto sociale.

Come funziona la psicomotricità relazionale?

Nel gioco psicomotorio vengono usati specifici oggetti non strutturati che stimolano la creatività e la fantasia dei bambini e delle bambine e permettono loro di allenare e perfezionare la coordinazione e le motricità grossolana e fine attraverso le tipologie di gioco motorio, simbolico e di socializzazione. Viene utilizzato anche il disegno come ulteriore strumento di espressione e di comprensione del mondo interno e relazionale del piccolo. Nell'ambiente psicomotorio i piccoli affinano i concetti di spazio e di tempo, acquisiscono il senso del limite e del confine sia interno che esterno, interiorizzano le regole della socializzazione ed esprimono la loro affettività, le loro potenzialità e i loro bisogni consci e inconsci.

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